Avevano avuto culo.
Reduci da un incontro ravvicinato in un lap dance, con due ballerine ucraine a base di pompini, stavano guardando lo stesso lavoretto eseguito a bordo di un'auto, parcheggiata poco distante da quella di Gory.
L'autore era un ragazzino dalla pelle olivastra, probabilmente sudamericano e minorenne, a favore di un uomo di mezza età.
Sicuro era consenziente ed il prezzo della prestazione poteva essere una ricarica o pochi biglietti da dieci euro, non di più.
Pulpy tiro fuori da sotto il sedile del passeggero un bastone di gomma con l'anima di ferro, digrignando fra i denti uno "Stronzo, te la faccio vedere io ora...".
Gory lo arrestò afferrandogli il polso, già sulla via della vendetta: "Aspetta, ho un'idea".
Aprì la portiera con una mano mentre con l'altra scattò foto dallo smarphone ultimo modello, con flash incorporato e particolare attenzione al volto dello spregevole porco.
"Ora puoi, ma con moderazione, non strangolare la gallina dalle uova d'oro" concesse al socio, con schiacciatina d'occhio e sorriso beffardo.
La settimana dopo gli effetti del ricatto per giustizia arrivarono puntuali, come si dice fossero i treni ai tempi del duce.
Il ragazzino, Pedro, se la godeva tra la piscina e la sala giochi, con periodiche puntatine al bar per gelati, patatine e bevande varie.
Gory e Tex si stavano rilassando giocando a strip poker nella terrazzina sul mare della cabina super lusso dei bagni del Lido di Genova, con Svetlana e Natasha.
Il tutto naturalmente a spese del vecchio bavoso, che nel frattempo curava i suoi affari via computer rinchiuso nella sua villa di Albaro, nell'attesa che le fratture alle costole e l'occhio nero diventassero un lontano ricordo.
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