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mercoledì 21 maggio 2014

GNOMO GNAM!


di Roberto Scudeletti



La piazza del Regno Verde era circondata di portici e case, da tetti di tegole rosse.

Regnava il Re Buono che si era risposato con la Regina Asprigna, sino ad improvvisa morte. Il potere passò alla matrigna e la Principessa Stupenda fuggì nel Regno Azzurro, convivendo scandalosamente col Principe Bianco.

Ogni notte un piccoletto calava dalla soffitta di una delle case, dove dormiva nascosto, per razziare la cucina, causando litigi tra i due abitanti, con la moglie che accusava il marito per gli spuntini notturni.

Era lo gnomo Gnam. Grasso, barba bianca, con un ampio vestito rosso, unto di cibo, che ingurgitava avidamente. Odiava tutto e tutti, una specie di misantropo in formato mignon.

Piccolo e senza slitta di renne, non rischiava di essere scambiato per un certo babbo, a Natale.

Convinto di avere una vasta gamma di malattie assumeva, da perfetto ipocondriaco, decine di pastiglie naturali, preparate dall’unico conoscente che potesse definirsi quasi amico, lo gnomo Medicus. Temeva di non superare i duecento anni.

Un giorno arrivò la punizione della Regina. Fece invadere il pacifico stato, catturare e condurre la Principessa in città; legata ad un tronco di pino, sopra una pira di rami, al centro della piazza, era pronta per essere messa al rogo.

- Nooooooo - fece Gnomo Gnam, trattenendo l’urlo dentro la piccola mano, nascosto dietro un carro tra la gente incredula, a stento trattenuta dai soldati della perfida sovrana. E svenne.

Quando riaprì gli occhi lo Gnomo Emotions, il mago delle emozioni, lo stava reggendo.

- Mi dispiace, stai morendo dal dolore; per la prima volta in vita tua provi amore per qualcuno – gli spiegò.

– Cosa posso fare? – chiese.

– Solo tornando burbero potrai evitare la morte – fu sentenza.

Sorrise per un momento e spirò.

Senza riuscire a vedere la Principessa, salvata da folla e Principe.

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